Presentazione

Una sfida straordinaria per i militi in arancione

Protezione CIivile / L’attività del 2021 ancora fortemente contraddistinta dall’impegno per la pandemia.Senza dimenticare i normali corsi e la formazione perché gli eventi naturali non si fermano di fronte al virus.

Pubblicato sul Corriere del Ticino a firma Luca Pelloni

Non solo la COVID-19, ma anche l’attività regolare con tanto della necessaria formazione. Perché, malgrado la pandemia, il mondo non si è fermato. E, come dimostrato tra fine estate e inizio autunno con i danni del maltempo, gli eventi naturali non smettono di presentare il conto. Sarà dunque, almeno nel primo semestre, un anno assai impegnativo quello che attende la Protezione civile Locarno e Vallemaggia (PCi), che in questi giorni ha tenuto l’assemblea del Preventivo (diretta con piglio da Aldo Daniele Zwikirsch).

Le previsioni contabili per il 2021, spiega il segretario Fabio Rianda, indicano spese per 1.738.784 franchi, con un fabbisogno a carico dei Comuni pari a 1.379.984. Cifre in linea con quelle delle previsioni per il 2020. Anche perché, ricorda il comandante Lorenzo Manfredi, il grande lavoro svolto a causa della pandemia, con i costi che ne derivano, non peseranno direttamente sugli enti locali, ma saranno il Cantone e la Confederazione a farsene carico.

Mai fermi, nemmeno a Natale
Un’attività intensa, dicevamo, quella che aspetta i militi della PCi, i quali nei 12 mesi appena trascorsi non si sono mai fermati. «Nemmeno il giorno di Natale», sottolinea Manfredi. E ora continua alacremente con i presidi all’ospedale la Carità di Locarno e alla Clinica Santa Chiara, ai quali si aggiungono i preparativi per i centri di vaccinazione. Quello di Ascona, che aprirà i battenti dal 25 gennaio al 7 febbraio per la somministrazione della prima dose del siero e poi, per la seconda, dal 22 febbraio al 7 marzo. «Il nostro gruppo di lavoro vaccinazioni è sempre disponibile per consigliare e anche aiutare i Comuni che, in questo campo, avranno bisogno di una mano», rimarca ancora Manfredi. Prova ne è che la PCi sta già collaborando con la Città per aprire un punto di vaccinazione di prossimità in supporto ai medici, che durante le successive fasi della campagna potranno dunque fare capo a un centro nei pressi del FEVI.

L’orgoglio di essere utili
Ma di questi tempi, tenendo conto della difficile situazione che non solo le aziende ma anche ogni singolo individuo sta vivendo, non ci sono problemi nel reperire i militi necessari per fare fronte all’enorme mole di lavoro? «È un aspetto interessante», commenta il comandante. «Di primo acchito avremmo potuto pensare di sfruttare maggiormente, se non quasi esclusivamente, quei militi che purtroppo sono in disoccupazione». Senza dunque andare a cercare altre persone, magari già sotto pressione al lavoro e così via. «Ma alla fine abbiamo deciso di adottare un’altra strada, chiamando in servizio tutti i militi, pur sapendo di chiedere a volte uno sforzo supplementare», spiega Manfredi. E la scelta è stata pagante. «Chi è stato chiamato, infatti, racconta di aver potuto vivere un’esperienza eccezionale», aggiunge ancora il nostro interlocutore. «Magari difficile e provante, ma che ha permesso di crescere dal lato umano. Un’esperienza che a risvegliato nei militi un senso di orgoglio per aver fatto qualcosa di indimenticabile e (speriamo) unico, facendo capire a tutti l’utilità e l’importanza del lavoro svolto dalla Protezione civile».
E in merito a questo aspetto, durante l’assemblea sono giunti alla PCi i ringraziamenti, da parte di un delegato valmaggese, proprio per l’aiuto prestato – entrando tra l’altro in servizio quasi istantaneamente – quando il virus ha interessato il Centro sociosanitario di Cevio.

Il regolamento dei dipendenti
Infine, da rilevare che durante la riunione, tenutasi in tutta sicurezza al FEVI con un’ottima frequentazione malgrado la pandemia, è statoapprovato anche il nuovo regolamento organico dei dipendenti (ROD) del Consorzio protezione civile regione Locarno e Vallemaggia, presieduto da Alex Helbling. «Quello vecchio aveva ormai 29 anni e andava aggiornato, adattandolo ai tempi», conclude Manfredi. Così lo si è aggiornato, prendendo come spunto alcuni regolamenti simili recentemente approvati dalla Sezione degli enti locali. Senza addentrarci nei dettagli, sono state introdotte modifiche in particolare su aspetti finanziari, adottando ad esempio la scala stipendi del Cantone.