Dossier Compodino


A cura di Rino Ceppi e Gianmario Galli
(aggiornato al febbraio 2019)

 

1988-2018, dopo 30 anni fallisce anche il Dipartimento del Territorio, nella soluzione dello smaltimento degli scarti vegetali

Peccato: quando toccava alla politica risanare e risolvere l’annoso problema, si è persa anche l’occasione per smentire la RadioTelevisione svizzero tedesca e i suoi utenti che ci hanno trattati da “terzo mondisti” (che non sanno gestire le discariche quando esiste il compostaggio).

… gennaio 2019, su proposta della commissione incaricata, il Gran Consiglio boccia il messaggio del Consiglio di Stato volto a situare in zona Pizzante l’impianto di compostaggio sovracomunale per il locarnese, non ritenendo la zona scelta adeguata e anche a seguito delle numerose opposizioni.
Il direttore del DT Claudio Zali non si oppone alla bocciatura e senza difendere l’importante impegno dei suoi funzionari fa capire che, con il consenso dei colleghi di Governo, la palla ritornerà ai Comuni…

La commissione non si è limitata ad affossare la tanto agognata soluzione ma, dopo un approfondito e dettagliato rapporto, ha anche avanzato concrete soluzioni.
Oltre alla ricerca di una soluzione alternativa propone la chiusura della Compodino entro il 2023 e la copertura delle esigenze dello smaltimento da parte della Tricomix di Cadenazzo e dell'Azienda Multiservizi della Città di Bellinzona (AMB) prevista a Giubiasco.
Intanto non è dato di sapere le quantità effettive da smaltire e quanto rimanga ancora da coprire. Mentre per lo smaltimento la Tricomix potrebbe gestire 10'000 t/a, le AMB con le previste 16'600 t/a sono ancora al palo per la realizzazione a causa di un ricorso: in sintesi per le possibilità attuali e future di smaltimento siamo ben lungi dall’essere a norma e di averne le capacità necessarie.

Per quanto riguarda le probabili soluzioni, è vero che la carente normativa cantonale permette l’attività solo in zona industriale (basta una licenza edilizia), ma anche qui siamo ben lungi dalle facili soluzioni.
Le tecnologie attuali consentono soluzioni ottimali di smaltimento e recuperi importanti come il compost, ma sono richiesti complessi impianti industriali e importanti investimenti; se poi aggiungiamo il costo di un terreno in zona industriale, sarà difficile trovare imprenditori interessati, anche perché, come dimostra la soluzione adottata da Bellinzona, costa meno portarli in centri oltre Gottardo.
Di questo passo torneremo al vecchio detto – la miglior soluzione è il treno per Zurigo – alla faccia dei temi, cari alla sinistra e agli ecologisti del chilometro zero “andata rifiuti e ritorno composto” indispensabile alla nostra agricoltura e all'intento di AlpTransit di mettere i camion e non i rifiuti sui treni che attraversano il Gottardo.

Dopo 30'anni siamo “sotto” i piedi della scala e nel litigioso Ticino è difficile prevedere facili soluzioni.

 

Referenze:
- Messaggio 7524 del Consiglio di Stato sul PUC-PPdM - (18.04.2018)
- Compodino e Compostaggio, basta - (Opinione Liberale 21.12.2018)

- Compostaggio al Pizzante, 'no' commissionale al PUC del Piano - (La Regione 11.01.2019)
- Centro di compostaggio al Pizzante 'Vincono gli elementi contrari' - (La Regione 12.01.2019)
- Rapporto compostaggio al Pizzante - 23008_7524R ti.ch - (15.01.2019)
- Discarica Pizzante, Locarno pronta a collaborare - (La Regione 23.01.2019)
- Compodino "Ora qui si deve chiudere" - (Corriere del Ticino 23.01.2019)

Da notare che i due articolo della Regione (11 e 12 gennaio 2019) sono antecedenti la pubblicazione del rapporto.

 

Breve istoriato

1988, nasce la Compodino S.A., prima in Ticino, per risolvere il problema dello smaltimento degli scarti vegetali, ma dopo un ricorso si constata che l’azienda si trova in zona pianificatoria non conforme (agricola e non industriale) e non può dotarsi delle strutture adeguate. L’attività è comunque indispensabile al fabbisogno regionale di smaltimento e continua a operare nella precarietà con conseguenti disagi per gli abitanti della regione ma anche per l’azienda stessa.

2009 e sono passati 21 anni, il Municipio di Locarno, propone il risanamento della situazione con una variante del Piano Regolatore (PR); la proposta non trova il necessario consenso in Consiglio Comunale e la palla torna al centro. Il Cantone, con il DT, visto il fallimento dei Comuni, da notare che il problema non è circoscritto al Locarnese ma era ed è di valenza cantonale, prende in mano la situazione e codifica la soluzione nel Piano di Gestione dei Rifiuti (PGR).

2013, e sono passati 25 anni, con l’aggiornamento del PGR, il Consiglio di Stato sceglie l’ubicazione del Pizzante, al confine ovest dell’omonima discarica, per una delle cinque soluzioni cantonali.

2018, gli anni trascorsi sono 30: in aprile, dopo ampia e adeguata consultazione, il Consiglio di Stato con il messaggio 7524, propone la variante del Piano d’utilizzazione cantonale del Parco del Piano di Magadino, per l’insediamento dell’impianto di compostaggio d’importanza sovracomunale al Pizzante.

2019, il Gran Consiglio nella seduta del mese di gennaio, su proposta della commissione preposta, boccia il messaggio 7524 (da rilevare che in GC si vota sul rapporto e non sul messaggio), non ritenendo la zona scelta adeguata per diversi motivi e anche a seguito delle numerose opposizioni.
Il direttore del DT Claudio Zali non si oppone alla bocciatura e senza minimamente difendere l’importante impegno dei suoi funzionari fa capire che, con il consenso dei colleghi di Governo, la palla ritornerà ai Comuni.

Il rapporto della commissione, relatore Marcello Censi (PLR), propone anche la cessazione dell’attività della Compodino indicando le possibili alternative per far fronte alle esigenze regionali.

Scartato il risanamento con lo spostamento al Pizzante, l’azienda dovrà chiudere entro il 2023, assicurando il periodo di transizione e garantendo il recupero del terreno agricolo. Secondo i commissari, la Tricomix e l'Azienda Multiservizi Bellinzona (AMB) potranno sopperire alle esigenze del Locarnese e del Bellinzonese in futuro. La Tricomix è regolarmente attiva in zona industriale a Cadenazzo e potrebbe lavorare fino a 10'000 tonnellate l’anno. La soluzione AMB, prevista per 16'600 t/a è per ora (gennaio 2019) solo sulla carta. Anche in questo caso la soluzione del PGR presso l'IDA di Giubiasco, depurazione acque del Bellinzonese, è ferma a causa di un ricorso.

Continua…
 


 

Dossier Compodino prima della bocciatura della destinazione al Pizzante
 

Cronistoria degli eventi legati all'azienda Compodino S.A. (centro di raccolta e compostaggio di scarti verdi) e dell'impatto delle sue attività sulla popolazione di Gordola.

Smaltimento del verde: 1988 – 2018, dopo 30 anni di mancate soluzioni i nodi vengono al pettine. Finalmente, per il Locarnese, il CdS ha prodotto un messaggio per la definitiva pianificazione della struttura sovracomunale, ma ancora una volta interessi di parte e oppositori stanno remando contro. La grande Bellinzona, dovendo risolvere il problema globalmente sta evidenziando che le capacità di smaltimento non sono sufficienti, anche con l’apporto di nuove iniziative private e che il problema non è circoscritto a Gordola ma è generale per tutto il Cantone.

La popolazione di Gordola, da diversi anni, è confrontata con "esalazioni maleodoranti" causate dalle varie attività sul confinante territorio di Locarno Piano (compostaggio, depurazione delle acque, pollicoltura...). Dopo lo spegnimento dell’inceneritore di Riazzino e la proibizione dello spargimento dei fanghi di depurazione, una delle fonti di disturbo sotto accusa è la ditta Compodino SA legata all’attività del centro di compostaggio.

La gestione dei rifiuti in Ticino, non è stata pianificata in modo tempestivo e soddisfacente. Mentre con la depurazione delle acque si è iniziato negli anni '70, per i rifiuti ci troviamo ancora a regolamentare l'introduzione della tassa sul sacco e la gestione dei rifiuti organici è rimasta ai piedi della scala. Dopo il fallimento della pianificazione da parte dei Comuni, il Dipartimento del Territorio (DT) ha ripreso la competenza e ha creato le basi legali mediante il Piano di Gestione Rifiuti (PGR), adottato dal Consiglio di Stato nel lontano 1999. Con il capitolo G del PGR, aggiornato a novembre 2013, il Cantone assumeva finalmente la pianificazione e situava la struttura sovracomunale per il Locarnese a confine della discarica del Pizzante 2, discarica costruita dopo la chiusura dell'inceneritore di Riazzino in attesa del nuovo termovalorizzatore.
Purtroppo, malgrado il progresso procedurale, per la realizzazione della nuova struttura di compostaggio del Locarnese occorrono ulteriori interventi. La zona assegnatagli è sottoposta alle regole del PUC (Piano di Utilizzazione Cantonale del Parco del Piano di Magadino) e l'insediamento richiede una variante pianificatoria.
Ma non è finita qui: dopo la decisione del Gran Consiglio su tale variante, si dovranno affrontare le esigenze della pianificazione comunale con un piano di quartiere, la domanda di costruzione e gli inevitabili ricorsi e opposizioni.

Di seguito riportiamo la sequenza degli interventi e della cronaca pubblicata dai quotidiani locali inerenti al tema in questione:

- 10.12.2018. Rino Ceppi ribatte alle argomentazioni delle associazioni che si oppongono all'insediamento di un centro di compostaggio presso il Pizzante (vedi articolo sul CdT).

- 24.11.2018: Barbara Gianetti Lorenzetti sul CdT (vedi articolo) riferisce dell'opposizione di otto associazioni ambientaliste all'ubicazione presso il Pizzante, scelta dal Cantone, per il centro sovracomunale di smaltimento degli scarti vegetali per il Locarnese.

- 22.09.2018: Il Municipio di Bellinzona ordina la sospensione immediata dell’attività di un'azienda di smaltimento del verde vegetale, in  seguito ai risultati di un rapporto ambientale del Dipartimento del Territorio (vedi rapporto). LaRegione spiega i motivi di questa decisione (vedi articolo) ed entra nel merito sul rilevamento delle esalazioni maleodoranti.

- 21.09.2018: L'agronomo Sergio Gobbin illustra i pregi del composto quale soluzione ecologica per la fertilizzazione dei terreni (vedi articolo sul CdT).

- 08.08.2018: Scarti vegetali, e ora chi li ritira? Dall’importante ricerca fatta dal giornalista Marino Molinaro (vedi articolo su laRegione) emerge che oggi per operare occorre solo una licenzia edilizia: siamo infatti ancora bel lungi dal codificare le basi legali per l’autorizzazione a operare.

- 09.07.2018: L'articolo di Rino Ceppi "Compodino, e chi glie lo fa fare?" (Leggi l'articolo) viene pubblicato sui quotidiani ticinesi. Facendo alcune riflessioni riguardo alle interrogazioni 94.18 e 101.18 al Consiglio di Stato  della deputata del PPD luganese Sara Beretta Piccoli, fa riferimento al messaggio governativo nr. 7524 (Leggi il messaggio) (e relativo allegato) e ricorda l'iter adottato a livello cantonale per i centri di smaltimento dei rifiuti vegetali di rilevanza sovracomunale, in particolare quello del Locarnese.

- 19.04.2018: Il Consiglio di Stato ha adottato le varianti del Piano di utilizzazione cantonale del Parco del Piano di Magadino (PUC-PPdM) destinate ad un impianto di compostaggio d’importanza sovracomunale in località Pizzante (Leggi il comunicato stampa) e propone al Gran Consiglio, nell’ambito dell’approvazione di sua competenza, di stanziare un credito di 1 mio CHF per la realizzazione della pianificazione. La sezione PLR Gordola, nel suo comunicato stampa del 19 aprile 2018 (Leggi il documento), prende atto con piacere di tale decisione. Il CdT nel suo articolo "Il Governo dice sì al nuovo impianto in zona Pizzante" (Leggi l'articolo) illustra quanto deliberato dall'esecutivo cantonale.

- 19.10.2017: Il Corriere del Ticino a firma Barbara Gianetti Lorenzetti (Il Cantone chiarisce: "Per ora la situazione è senza alternative"), commenta la presa di posizione del capo della Sezione della protezione dell'aria, dell'acqua e  del suolo del Dipartimento del Territorio, sulla decisione del Tribunale Federale che accettando il ricorso della ditta di compostaggio Tricomix di Cadenazzo (articolo LaRegione: 'Giustizia, dopo tutti i torti') toglie l'assegnazione dell'appalto triennale del comune di Locarno alla ditta Compodino SA per lo smaltimento degli scarti vegetali.

- 26.04.2017: Il Consiglio di Stato risponde all'interrogazione dell'on. B.Storni del 30.11.2016 (Compodino: misure transitorie e piano B). Leggi il contenuto della risposta. Le diverse interrogazioni sul tema del compostaggio ticinese hanno il merito di chiarire la situazione e auspicabilmente di contribuire alla soluzione del problema.
Il Dipartimento del Territorio conferma la sua vigilanza sull’attività della Compodino SA e ribadisce che altre fonti di disturbo agiscono in zona.
Per quanto riguarda i quantitativi trattati, la sola alternativa è la ditta Tricomix di Cadenazzo, con una capacità di 4'800 tonnellate e con una richiesta pendente di ampliamento per ulteriori 5'000 t; la Compodino ne smaltisce ca. 10'000 t.
Oltre alla soluzione Pizzante, al momento, non vi sono alternative valide; non si prevede perciò un piano B.

- 11.04.2017: La stampa riporta la risposta del Municipio di Locarno ad un'interrogazione di due consiglieri comunali dei Verdi che chiedeva spiegazioni riguardanti vari temi legati alla ditta Compodino SA (vedi articolo CdT). Il testo dell'interrogazione e la risposta del Municipio sono accessibili qui.
Il Municipio ribadisce l’importanza della Compodino SA, la cui attività a valenza regionale è tollerata dal CdS fino alla sua definitiva sistemazione; ricorda che aveva già proposto la stessa soluzione nel 2009 e confida nella concretizzazione dell’iter pianificatorio da parte del Cantone.

- 26.01.2017: Opinione Liberale pubblica un articolo di Rino Ceppi (Compostaggio e ostruzionismo degli ambientalisti) che descrive il percorso istituzionale seguito per assegnare un'appropriata destinazione alla pratica dello smaltimento dei rifiuti organici per la regione del Locarnese.

- 24.12.2016: Il gruppo Ppd di Gordola, attraverso un comunicato cui riferisce LaRegione il 23 dicembre, prende posizione in merito alle argomentazioni che lo hanno spinto in sede di Consiglio Comunale a non entrare in materia su un Messaggio Municipale che chiedeva un credito per il finanziamento di opere previste dal Piano di Utilizzazione Cantonale del Parco del Piano di Magadino (Puzze, non se ne può più). Lo stesso quotidiano pubblica il giorno successivo le ragioni di Rino Ceppi con cui controbattere tali argomentazioni (Gordola, si respira ancora).

- 03.12.2016: Rino Ceppi commenta la presa di posizione (con segnalazione a Berna e con interrogazione al loro Municipio) di due consiglieri comunali della città di Locarno nei riguardi della variante pianificatoria del PUC (vedi 29.11.2016) riportata da La Regione (Compostaggio al Carcale, grave illegalità). Leggi la lettera di Rino Ceppi:  Locarno, compostaggio e ostruzionismo degli ambientalisti.

- 30.11.2016: Il deputato al Gran Consiglio, Bruno Storni, chiede in un'interrogazione al Consiglio di Stato, di valutare l’adozione di misure transitorie atte a diminuire da subito l’impatto sulla popolazione provocato dalla Compodino. Leggi Compodino misure transitorie e piano B (Interrogazione al CdS di B.Storni).

- 29.11.2016: Il Corriere del Ticino  informa che il dossier della variante pianificatoria "del Piano di utilizzazione cantonale (PUC) del Parco del Piano di Magadino (vedi documentazione) con cui sarà finalmente possibile concretizzare il nuovo impianto regionale di compostaggio." è stato messo in consultazione presso le cancellerie dei Comuni del Piano tra Locarno e Bellinzona. Leggi l'articolo Pizzante col biogas ti scaldo le serre.

- 18.11.2016: La Regione riferisce della posizione cantonale in risposta all'interrogazione dell'on. Bruno Storni del giugno 2016. In sintesi riporta quanto segue: “L’attività di valenza regionale svolta dalla ditta in questione è tollerata visto l’interesse pubblico della stessa a favore dei Comuni e dei privati della regione del Locarnese, limitatamente al periodo transitorio fino al consolidamento di una soluzione sostitutiva”. Vedi "Risposta CdS a interrogazione Storni del 24.06.2016".

- 24.06.2016: Il deputato del PS, Bruno Storni, chiede in un'interrogazione al Consiglio di Stato, se l'impianto sarà stralciato dalla lista del Dipartimento del Territorio. Leggi l' Interrogazione Compodino al CdS di Bruno Storni (2016.06.24).

- 09.04.2016: Rino Ceppi in un articolo apparso sul Corriere del Ticino (vedi Gordola, chiarezza sul compostaggio) fa il punto sull'attuale situazione dal punto di vista istituzionale.

- 22.03.2016: a seguito delle richieste di Rino Ceppi, il responsabile dell’ufficio cantonale dei rifiuti e dei siti inquinati, Daniele Zulliger, fa il punto sulla situazione della ditta Compodino SA. La consultazione sul PGR, approvato in data 11.12.2013 dal CdS, è iniziata il 30.07.2012 e si è conclusa a fine di settembre 2012. Per poter dar inizio alla variante del PUC concernente l’impianto di compostaggio/metanizzazione presso l’ex discarica del Pizzante 2, si è invece dovuto attendere il 18.12.2014, con l’approvazione dello stesso da parte del GC. Nel corso del 2015 è stato incaricato uno studio di consulenza per elaborare la documentazione relativa al RIA (Rapporto sull’Impatto Ambientale) pianificatorio della variante, mentre la consultazione interna ai vari servizi amministrativi interessati è terminata nel mese di febbraio 2016. È attualmente in corso l’elaborazione del documento definitivo comprendente le richieste dei vari servizi, che servirà per l’elaborazione del Messaggio.
Gli anni passano e siamo solo alla preparazione del messaggio da parte del CdS, per creare le basi legali per l’ubicazione definitiva e lecita della Compodino.

- 26.11.2015: il Corriere del Ticino nell'articolo di Barbara Gianetti Lorenzetti <Compostaggio finalmente al Pizzante>, riferisce come il Dipartimento del Territorio, con lettera inviata ai comuni del comprensorio Locarnese, abbia comunicato di aver optato per una procedura pianificatoria a livello cantonale nei  riguardi dello smaltimento e della valorizzazione degli scarti vegetali.

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Per il lettore interessato riportiamo  parte della documentazione da noi raccolta nel corso del periodo agosto 2009 - marzo 2015.

- Agosto 2009: il gruppo PLR di Gordola interpella il Municipio <Interpellanza puzze e compodino> sui passi finora intrapresi per promuovere soluzioni adeguate.

- 17.08.2009: comunicato stampa <Puzze e compostaggio una storia infinita> del gruppo PLR-Gordola sulla propria interpellanza al Municipio e relativo articolo del CdT.

- 02.10.2009: articolo della RegioneTicino sulle prese di posizione cantonali e dei comuni <Biogas, l'impianto lì è perfetto La Regione 02.10.2009> di Gordola e Lavertezzo riguardanti la variante di PR per l’ubicazione presso il Pizzante.

- 22.12.2009: lettera alla stampa di Rino Ceppi dopo la bocciatura <Compostaggio Locarno boccia, la periferia subisce> del CC di Locarno per la variante Pizzante.

- 26.02.2010: articolo della RegioneTicino sulle alternative di ubicazione <Post Compodino, idea depuratore La Regione 26.02.2010>  per una Post-Compodino.

- 02.06.2010: articolo del GdP sulle considerazioni <Compodino articolo Gdp 02.06.2010> presenti nel piano di gestione dei rifiuti a proposito del centro di compostaggio del Locarnese.

- 08.11.2010: articolo del GdP sulle varianti <Compodino articolo Gdp 08.11.2010> in discussione per un centro di compostaggio del Locarnese.

- Novembre 2010: versione di aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti <Piano Gestione Rifiuti nov. 2010 (cap. rifiuti organici)> – capitolo rifiuti organici.

- 20.12.2010: lettera di Rino Ceppi al dir. del Dipartimento del Territorio <Lettera RC al DT 20.12.2010> on. Marco Borradori.

- 22.12.2010: articolo della RegioneTicino sulle ripercussioni <Centri compostaggio Regione 22.12.2010> del nuovo piano di gestione dei rifiuti nei riguardi dei centri di compostaggio in Ticino.

- 27.12.2010: risposta di Marcello Bernardi <Lettera MB a RC 27.12.2010>, direttore della Divisione dell’ambiente, alla lettera di Rino Ceppi.

- 31.01.2011: interpellanza <Interp Compodino RC 2 onweb> al Municipio di Gordola da parte del consigliere comunale Rino Ceppi onde sollecitare una soluzione al problema Compodino presso il Consiglio di Stato.

- 02.02.2011: articolo sul Corriere del Ticino che descrive il contenuto <Interpellanza puzze CdT 02.02.2011> dell’interpellanza.

- 14.02.2011: lettera al Municipio <Lettera RC al Municipio per Compodino 14.02.2011> di Rino Ceppi illustrante le sue aspettative nei riguardi dell’esecutivo di Gordola sul problema Compodino.

- 09.06.2011 da informazione del Presidente della sezione PLR di Gordola: "Il Municipio incontrerà il consigliere di stato Marco Borradori il prossimo 30 giugno per discutere il problema. La decisione del CC di non concedere il preavviso favorevole all'ampliamento del CDV ha perlomeno avuto l'effetto di riaccendere i riflettori sul tema.

- Luglio 2012: il Dip. del Territorio mette in consultazione presso Comuni, gestori di impianti di compostaggio e altri enti coinvolti, l'aggiornamento del capitolo G del PGR ossia "Rifiuti organici - Scarti vegetali". Per il Locarnese vengono proposte due ubicazioni per accogliere un impianto di compostaggio d'importanza sovracomunale con la possibilità di realizzare un impianto di metanizzazione.

- Aprile 2013: il Dip. del Territorio mette in consultazione un ulteriore aggiornamento del testo sopracitato, che concretizza la scheda d’azione S.1 relativa all’individuazione delle ubicazioni per impianti di compostaggio d’importanza sovra comunale o cantonale per i comprensori del Locarnese (allegato 3.1), Bellinzonese e Mendrisiotto. Per il Locarnese l'ubicazione proposta è quella presso la ex-discarica Al Pizzante.

- 01.10.2013: articolo sul Corriere del Ticino <Compostaggio il Cantone non si fermi CdT 01.10.2013> che riporta della richiesta al Cantone da parte del Municipio di Locarno di predisporre a livello pianificatorio i siti previsti per i centri regionali di compostaggio.

- 11.12.2013: il Consiglio di Stato approva l’adattamento del Capitolo G “Rifiuti organici - Scarti vegetali” del Piano di Gestione dei Rifiuti, relativo all’individuazione delle ubicazioni per impianti di compostaggio d’importanza sovra comunale o cantonale, che va a concretizzare la scheda d’azione S.1. Capitolo G  <Piano Gestione Rifiuti nov. 2013 (cap. rifiuti organici)> (ubicazione per il Locarnese a pagina 47).

- 18.12.2014: il Gran Consiglio approva il PUC (Piano di Utilizzazione Cantonale) del PPdM (Parco del Piano di Magadino), col messaggio datato 05.06.2012 del CdS. Nella documentazione PUC, il rapporto di pianificazione menziona la decisione del PGR di spostare la Compodino vicino alla ex discarica Pizzante 2; l’ubicazione dovrà tuttavia essere ratificata attraverso una variante del PUC.

- 16.01.2015: il Municipio di Gordola trasmette al direttore del Dipartimento del Terrirorio una lettera sollecitatoria di intervento onde mitigare la problematica delle puzze e odori molesti sul territorio di Gordola e provenienti dal piano.

- 19.01.2015: il giornale "Blick" pubblica un articolo sulla problematica delle puzze che da ben 25 anni assillano la popolazione di Gordola. Ne fa seguito la lettera di Rino Ceppi <Il Blick plana su Gordola (versione web)> ai quotidiani, apparsa su La Regione il 04.02.2015.

- 06.03.2015: sul canale LA1 della RSI nell'ambito della trasmissione televisiva "Patti Chiari"  vien presentata l'inchiesta dal titolo "Aiuto che puzza!". Il 10 marzo, sul quotidiano LaRegione, vien pubblicato un articolo <Puzze le chiavi a un legale LaRegione 2015.03.10> in cui viene contestualizzata la risoluzione del 2 marzo da parte del Municipio di Gordola e ribadita dal sindaco nell'ambito di tale trasmissione televisiva.